Vino, dazi Usa: Fedagri “Con il fiato sospeso, interventi urgenti o sarà una catastrofe”
Firenze 14 gennaio 2010 - “Ancora poco tempo per scongiurare il pericolo rappresentato dai dazi Usa. Se davvero salissero al 100% come paventato, per il settore del vino toscano sarebbe una catastrofe”. Non usa mezzi termini Ritano Baragli vicepresidente di Fedagri Confcooperative Toscana al termine della riunione di ieri a Roma nella sede della Alleanza Cooperative del settore vitivinicolo. Si è parlato dei dazi Usa, soprattutto, e dei problemi che potrebbero causare alle imprese: “Siamo tutti uniti nella richiesta di interventi urgenti e risolutivi, abbiamo raccolto la disponibilità del ministro Di Maio, ma serve essere incisivi a livello europeo altrimenti il futuro sarà tutt’altro che positivo. Siamo ancora con il fiato sospeso”.
Si parla di un mercato, quello statunitense, che rappresenta da ormai 5 anni il primo paese per esportazioni. Dal 2014 ad oggi le esportazioni di vino sono cresciute del 30%, il mercato degli spumanti addirittura del 70%. “Numeri che per le aziende significano tanto, che hanno generato investimenti e progetti di promozione. Ora ci troviamo nell’incertezza - prosegue Baragli - Siamo fortemente preoccupati perché nella guerra dei dazi che sta partendo tra Usa e Ue a perdere saranno i piccoli produttori, come le realtà cooperative, i lavoratori e i consumatori statunitensi. Ci auguriamo che ci siano soluzioni o alternative più soft, perché altrimenti i dazi sarebbero per noi letali”