

TINELLI (CONFAGRICOLTURA) AL CONVEGNO “HOW CAN WE GOVERN THE EUROPE”: PER IL SETTORE PRIMARIO TRIENNIO DIFFICILE, SERVE CAMBIO DI PASSO
"Entro il 2050 la popolazione mondiale si avvicinerà ai 10 miliardi, serve produrre di più e in modo sostenibile. Ma la natura ha i suoi tempi: la riduzione degli agrofarmaci va fatta gradualmente per evitare una drastica riduzione di tutte le produzioni agricole a livello europeo". Lo ha detto Cristina Tinelli, direttore Rapporti Internazionali e con l’Unione europea di Confagricoltura, intervenuta al convegno "How can we govern Europe? Le nuove sfide della UE: Unità e solidarietà per superare la guerra e la pandemia", organizzato a Roma da Eunews e Gea-Green Economy Agency (Gruppo Withub).
Tagliare, entro il 2030, il 62% della quantità di agrofarmaci usati in Italia per difendere le piante da parassiti e insetti infestanti equivale a togliere in maniera indiscriminata strumenti efficaci per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari e la salubrità dei prodotti.
Tinelli ha poi ricordato come sia stato per il settore primario un triennio devastante, tra pandemia, guerra e crisi climatica, e come sia necessario ora un cambio di passo decisivo. Studi scientifici convengono sul ruolo determinante dell'innovazione e della tecnologia applicate in agricoltura, nel percorso verso una sempre maggiore sostenibilità del comparto agroalimentare.
"Confagricoltura porta avanti da tempo 'su tutti i tavoli' il tema TeA o Nbt, che non è Ogm, - ha sottolineato Tinelli - ma finora la Commissione europea non ha dato risposte concrete. Speriamo in una accelerazione in tal senso, nell'approvazione di un nuovo regolamento favorevole al loro sviluppo".