

Detassazione dipendenti e welfare aziendale. Accordi territoriali
La politica del fare nel mare del rimando
La politica del fare si sostanzia anche se non solo in questi atti, in queste convergenze.
Ove vi è mancanza di norme ed interventi strutturali possiamo provare a sostituirli con intese dinamiche e soprattutto che vanno nella direzione auspicata delle parti.
Se leggiamo le premesse dell'accordo, ci sono oltre 12 rimandi alla decretazione.
Troppe direttive? Troppo poche o forse poco incisive e pertinenti?
Un solo dato. Nel nord Europa veleggiano già da oltre venti anni in questa direzione.
Sminuire la materia solo con un combinato disposto di asettici articolati, crediamo non sia cosa ben congeniata, o meglio ancora sostanzia quel gioco di rimessa che guarda più in dietro che avanti.
Tuttavia dobbiamo alzare l'asticella. Un accordo certamente importante, migliorare ma indicativo. Così come il numero dei contatti registrati al Ministero.
A volte è il sistema che rimane indietro ma i primi interlocutori - attori già sono ben orientati al futuro.
Spingiamo quindi per migliorare e scaricare a terra la sostanza, la concretezza che piace tanto alle imprese ed ai preziosi lavoratori.
Contro il cuneo fiscale per ottimizzare il costo del lavoro non ci resta che spingere in questa direzione. Non unica ci maccherebbe. Ma nell'immediato in favore del benessere del lavoro, forse, questa è la via più breve, quella stretta viuzza che costeggia per un metro l'autostrada che aioni, non possiamo percorrere perché la miopia dei numeri e della fantasia si mette di traverso. Ci multa per avere superato il limite dell'ordinario e dell'inventiva.
Ma le imprese sono fantasia, rischio e visione. Un bilancio preventivo che pareggia non ci piace.