CONFAGRICOLTURA PER IL RILANCIO DEL MAIS. SERVONO INCENTIVI ALLA COLTIVAZIONE E POTENZIAMENTO DELLA RICERCA
E’ fondamentale il rilancio della produzione maidicola, per questo Confagricoltura ha valutato positivamente la recente riunione del Tavolo tecnico ministeriale. In tale occasione ha sostenuto le proposte presentate nelle bozze dei documenti programmatici integrativi del piano di settore che prevedono di consolidare e rafforzare lo strumento economico dei pagamenti diretti, di promuovere anche un sostegno accoppiato, nonché di favorire l’accesso ai PSR attraverso un’adeguata premialità e potenziate misure a supporto di investimenti e pratiche produttive innovative.
Confagricoltura ha ribadito la necessità di rafforzare ricerca, innovazione ed assistenza tecnica. In tale ottica: il potenziamento della Rete nazionale di confronto varietale; l’individuazione di percorsi produttivi per specialties in filiera e per rispondere alle sfide ambientali; l’analisi e la verifica in campo delle potenzialità delle NBT (New breeding technique), cioè cisgenesi e genome editing, che si differenziano dagli OGM.
Confagricoltura adesso sta approfondendo la materia con i dirigenti sul territorio e con la base associativa, per perfezionare in tempi brevi le linee programmatiche tracciate.
La coltivazione maidicola registra una progressiva riduzione degli ettari investiti che, in 15 anni, si sono praticamente dimezzati, favorendo la crescita delle importazioni nel nostro Paese anche di prodotto OGM. Le aziende maidicole italiane sono circa 100mila ed investono meno di 600mila ettari. Se non si provvederà al rilancio colturale in particolare saranno a rischio – ricorda Confagricoltura - le produzioni alimentari DOP di origine animale vincolate, dai disciplinari produttivi, ad avvalersi per il bestiame di mangimi e foraggi del territorio.